BENJAMIN PERET - Il disonore dei poeti preceduto da La Parola a Péret

BENJAMIN PÉRET
IL DISONORE DEI POETI preceduto da LA PAROLA A PÉRET

(Traduzione di Andrea Chersi)

1998
pagg. 77
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E' nel testo "Il disonore dei poeti" e qui proposto per la prima volta in italiano, che Benjamin Péret ricorderà, a prposito del rapporto tra intellettuale e potere, che i Surrealisti "si ergono contro tutti, compresi i rivoluzionari, che collocandosi sul terreno della sola politica, si isolano arbitrariamente dall'insieme del movimento culturale, preconizzando la sottomissione della cultura al compimento della rivoluzione sociale. Non vi è poeta od artista cosciente del suo posto nella società che non ritenga che questa rivoluzione, indispensabile ed urgente, non sia la chiave dell'avvenire, voler però sottomettere dittatorialmente la poesia e tutta la cultura al movimento politico, mi pare tanto reazionario quanto volerla allontanare ..."

Dopo quaran'anni dalla primapubblicazione de "Il disonore dei poeti" è, dunque, indispensabile riprendere in considerazione le tesi avanzate, rapportandole in una prospettiva di rottura con quanto di anti-poetico e anti-rivoluzionario è stato nel frattempo costruito?