Information Literacy
“Per sopravvivere nel mondo globalizzato di oggi è diventato necessario per tutti imparare nuove forme di alfabetizzazione e sviluppare l’abilità di localizzare, valutare e usare l’informazione efficacemente e in molteplici modiâ€
UNESCO, Literacy for All: the vision: UNESCO Education, 2003
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Senza organizzazione la conoscenza non porta ad approdi sicuri e duraturi, non è un investimento.
L’informazione la otteniamo da diverse fonti: formale, informale, esperienziale, lavorativa, in Internet, attraverso i media. Ma le informazioni devono poter essere trattate e riorganizzate per assumere significato di sviluppo/consapevolezza personale e sociale.
Il problema della riorganizzazione del conoscere passa attraverso l’imparare come imparare. Nella scuola l’educatore dovrebbe assumersi il compito guida di orientare conoscenze e navigazioni secondo criteri e domande.
Soprattutto i giovani, che navigano, per la maggior parte, a spizzico, su domanda, in base a ricerche effimere, avrebbero bisogno di pilotare la propria biga culturale. Ci sono semplici accorgimenti per sorvergliare quanto andiamo conoscendo:
- cosa sto cercando e perchè?;
- a quale livello ricerco (approfondito o no)?;
- quanto tempo ho a disposizione?;
- posso ipotizzarmi una mappa anche progressiva?;
- cosa già conosco?
- con quali tag posso marcare la ricerca?;
- dove ricerco?
- come faccio a sapere se le fonti rinvenute sono attendibili?
Interessante la proposta formativa, che ogni anni arriva da Università Cattaneo LIUC con il patrocinio USR Lombardia