Nietzsche

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Laura Antichi

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L'esperienza filosofica

Vita*

15 OTTOBRE 1844 - NASCE a Rocken (Lipsia). Studia a Bonn e Lipsia e qui legge Schopenhauer e si appassiona al suo pensiero.

1869 - Ottiene la cattedra di Filologia classica a Basilea. Incontra Wagner e conosce Cosima Wagner. Ha un rapporto ambivalente con costei e lei lo odia. Collabora con Wagner all’organizzazione del teatro di Bayreuth.

1872 - “La nascita della tragedia”, che gli guadagna molte polemiche. Questa è forse l’unica vera opera perché le altre sono aforismi. Il quest’opera tratta di “dionisiaco e apollineo”

Vita**

1878 - “Umano troppo umano”.Testimonia la rottura con Wagner. Prende anche le distanze da Schopenhauer. Lascia l’insegnamento e viaggia.

1881 - “Aurora”

1882 - “Gaia Scienza”.Conosce Lou Salomé, vuole sposarla. Lei sposa l’amico Paul Rée, forse per interessamento della sorella Elisabeth “Così parlò Zarathustra”

1886 - “Al di là del bene e del male”

1887 - “La genealogia della morale”

Vita***

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1888 - “Il caso Wagner”, “Il crepuscolo degli idoli”, “L’anticristo”, “Ecce Homo", “Nietzsche contro Wagner”

1889 - E’ a Torino preda della pazzia. E’ curato prima dalla madre e poi dalla sorella

1900 - Muore a Weimar.

1906 - “Volontà di Potenza” pubblicata postuma.

Motivi sintetici del suo pensiero

Rapporti con il nazismo*

LA PUBBLICAZIONE DELLA VOLONTA' DI POTENZA

Le vicende inerenti alla pubblicazione della “Volontà di potenza” e “Epistolario” diedero adito a particolari interpretazioni, spesso contrastanti, del suo pensiero.Molti lo pensarono comeil teorizzatore della superiorità della razza ariana. Quest’ultima interpretazione fu dovuta alla sorella Elisabeth Forster Nietzsche, la quale completò in modo arbitrario gli appunti del fratello e curò la pubblicazione della “volontà di Potenza”, mettendone in luce la distorsione famosa del super uomo.

Rapporti con il nazismo**

LA QUESTIONE DEL SUPER UOMO

Ma il super uomo, così come appare dai manoscritti di Nietzsche, non è il nazista, ma colui che è in grado di liberarsi dalle false superstizioni del passato, colui che sa andare ‘al di là del bene e del male’, al di là delle mostruosità storico culturali, che rifiuta lo stato opprimente e falso.

Rapporti con il nazismo***

STRUMENTALIZZAZIONI

Il pensiero di Nietzsche ebbe varia fortuna e fu strumentalizzato in vari modi, presentandosi davvero come:

Rapporti con il nazismo****

MA LUI E' CRITICO DELLA CULTURA

Il fatto importante è che Nietzsche si presenta come critico della filosofia, la quale spesso inganna gli uomini, produce pseudovalori, reprime le condizioni essenziali di vita. Critico della filosofia perché lo è della cultura esangue ed astratta. Di libri ne scrisse pochi, in un certo senso uno solo, la ‘ Nascita della Tragedia’, perché per il resto stese aforismi, detti, pensieri sparsi.

Le opere, la malattia*

IL CROLLO

Nel 1889 ebbe il definitivo crollo psichico a Torino, quando aveva appena terminato i ‘Ditirambi di Dioniso’. L’amico OVERBECK si occupò di lui e lo portò a Basilea in una clinica. Successivamente visse per un breve periodo a Naumburg con la madre e alla morte di questa con la sorella, a Weimar, dove fu portato il suo archivio. Morì nel 1900.

Le opere, la malattia**

LA SORELLA ELIZABETH

La sorella Elizabeth si occupò delle sue carte perché lo riteneva conveniente dal punto di vista politico – ideologico. Era sposata Forster. Il marito era legato a gruppi antisemiti e frequentava l’ambiente di Bayreuth. Lei detestava il fratello ed era da lui ricambiata. Quando il marito morì in Paraguay, non potendo, come sperava, mitizzarne la figura, si accorse di potersi servire della fama del fratello per ottenere vantaggi. Si impossessò dell’archivio e si prefisse, come scopo, di presentare un Nietzsche non immoralista, non anti tedesco, ma come il positivo esponente dei valori nazisti.

Le opere, la malattia***

MANIPOLAZIONI

La sorella Elizabeth manipolò, dunque, gli scritti del fratello e riunì, a modo suo, gli appunti sparsi. Fu fondamentale il suo lavoro di organizzazione dell’opera, che definì fondamentale, “La volontà di Potenza”, pubblicata nel1906, opera che Nietzsche si era accorto impossibile da scrivere. Attraverso questa interpretazione egli divenne l’ideologo del nazismo e soltanto nel secondo dopoguerra si attuerà la revisione critica della sua opera. L’edizione critica fu curata da Colli e Montinari.

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