archives

W3C

è validato


FRANZ JUNG - Il libro dell'imbecille

FRANZ JUNG
IL LIBRO DELL'IMBECILLE

2002
pagg. 143
Otto Dix
Questo libro del 1912 segna la comparsa di Franz Jung sulla scena letteraria, in un momento storico davvero critico, un'opera che coincide con l'inizio di un'epoca che è già, o ancora, la nostra.

Facile dire espressionismo!

Inquietudine, estenuazione dei sensi, satira antiborghese, dramma della ribellione alla famiglia, caos sessuale. Il tutto in un clima depresso e decadente che paradossalmente stimola il tarantismo febbricitante di una società disorientata che cerca nuovi sbocchi nell'autodistruzione e nel superamento delle sue stesse espressioni artistiche.


LAURENT TAILHADE - Scritti Feroci

LAURENT TAILHADE
SCRITTI FEROCI
(traduzione di Andrea Chersi)

2001
pagg. 87

cover - Scritti feroci
Una raccolta di scritti che danno un'idea del carattere di uno dei più cattivi maestri del giornalismo della Francia di fine Ottocento, tra attentati, repressione e bella vita.

INTRODUZIONE

Laurent Tailhade nacque nel 1854 da buona famiglia borghese della provincia francese. Dapprima affascinato dalle sirene pretesche, fuggì ben presto dal seminario per correre a Parigi e dedicarsi totalmente alla carriera delle lettere, come molti giovani dell’epoca, rivelandosi uno degli spiriti più originali.


OSKAR PANIZZA - Il Concilio d'amore et cetera et cetera

OSKAR PANIZZA
Il Concilio d'amore et cetera et cetera

(Traduzione di Andrea Chersi)

1988
pagg. 174

cover_Concilio
"Chi odiano di più?
Coloro che rompe le loro tavole
dei valori, il distruttore, il delinquente.
Ma è costui che crea."

Friedrich Nietzsche

Oskar Panizza, socio fondatore della “Società per una Vita Moderna”, coltissimo, provvisto di un’immensa capacità di assorbimento culturale e circondato da enorme ammirazione, si occupò attivamente dei problemi più scabrosi del periodo in cui visse (1853-1921), come genio e follia, distruzione del cattolicesimo, potenziale rivoluzionario del protestantesimo. Dopo una serie di pamphlet e di conferenze satiriche, nel 1894 pubblicò in Svizzera Il Concilio d’amore, “tragedia celeste”, in seguito
alla diffusione della lue in Europa, suscitando un autentico ciclone di stampa. Incriminato e processato, fu condannato a un anno di carcere per oltraggio alla divinità. Scontata la pena, si trasferì a Zurigo e poi a Parigi dedicandosi ormai esclusivamente ad un’intensissima attività di pubblicista.

In un clima persistente di boriosa e chiassosa propaganda sostenuta ai nostri giorni dalle “centurie clericali” istigate e capeggiate dallo “Zar
del Vaticano”, ci è sembrato più che naturale togliere dal dimenticatoio questo libello particolarmente dissacratorio e che rimane il capolavoro di Panizza. Risalgono pure al periodo in cui vagabondò nell’Europa i testi presentati assieme in questa raccolta e finora inediti in italiano: “Uno scandalo in convento”, “La chiesa di Zinsblech” e “Il delitto di Tavistock Square”. Tutti testi che sono le singole componenti di quell’esplosiva, blasfema e atea cometa scagliata da Panizza contro quello
spettro non ancora sconfitto che è il cattolicesimo.


RAOUL VANEIGEM - Louis Scutenaire

RAOUL VANEIGEM

Louis Scutenaire

2005
pagg. 83

Il situazionista anarchico Vaneigem traccia un profilo biografico del ribelle Scutenaire, anarchico della lingua che, cavalcando il surrealismo, attraversa il '900.
vanegeimvanegeim
INTRODUZIONE

Louis Scutenaire (1905-1987) si laurea in legge alla Libera Università di Bruxelles nel 1924 ed esercita in campo penale dal 1931 al 1944, difendendo i delinquenti. Dopo la guerra, entra come funzionario al Ministero degli Interni dove rimane fino all’età della pensione, riuscendo a non perdere la sua vita guadagnandosela. In effetti, Scutenaire fondamentalmente non s’interessa che alla scrittura, soprattutto dal 1926, anno in cui scopre il surrealismo e in particolare Paul Nougé.


P.B. SHELLEY - La necessita' dell'ateismo e la mascherata dell'anarchia

P.B. SHELLEY La necessità dell'ateimo e La mascherata dell'anarchia (Traduzione di Andrea Chersi) 2005 pagg. 121 Il massacro di Peterloo

Il grande poeta romantico ha espresso ben chiaramente le sue idee sull'oppressione religiosa e sociale in opere di prosa appassionata: il presente pamphlet gli costò l'espulsione da Oxford nel 1811 e forse contribuì alle successive scelte di vita.

NOTA A
“LA NECESSITÀ DELL’ATEISMO”

Secondo un’affermazione di Stockdale, il tipografo, pare che Shelley gli avesse comunicato, nel gennaio del 1811, di avere terminato un saggio metafisico a favore dell’ateismo, che intendeva rendere di pubblico dominio nell’ambito della sua Università. Lo scritto probabilmente era stato completato durante le vacanze di Natale.
Anziché aiutare Shelley a pubblicare lo studio, Stockdale scrisse al di lui padre. Shelley decise di fare uscire il libro per conto proprio (il frontespizio riporta solo il nome dello stampatore) e venne debitamente pubblicizzato sul giornale di Oxford il 9 febbraio 1811.Shelley andò dal suo libraio di Oxford e coprì completamente le vetrine e i banchi (senza che il proprietario lo sapesse) con copie del suo libello e diede istruzioni al commesso di venderne più in fretta possibile al prezzo di sei pence l’una.
Poco dopo, capitò nel negozio un amico del libraio, il reverendo John Walker e, attratto dalla novità del titolo, ne esaminò il contenuto. Immediatamente si mise a sbraitare contro il pericolo che esso rappresentava e su sua sollecitazione tutte le copie vennero all’istante bruciate nel retrobottega.
Shelley aveva spedito una copia del suo pamphlet a tutti i vescovi del regno, ai rettori, ai notabili e ai dignitari di Oxford, rivolgendosi a loro sotto pseudonimo.
Il libraio di Shelley mise – amichevolmente – in guardia gli stampatori di La necessità dell’ateismo avvertendoli della pericolosa tendenza a disseminare simili spregevoli principi e del rischio che essi correvano di un’incriminazione da parte del procuratore generale, consigliando allo stesso tempo di distruggere ogni copia giacente, assieme al manoscritto originale, ai piombi, ecc.
Shelley, per il suo pamphlet, si era ispirato alla lettura di Locke e di Hume, tra gli altri. Vi è anche un richiamo a Freret e soprattutto al Bon Sens di Meslier, le cui tesi riprende quasi integralmente.
Il 25 marzo 1811 Shelley fu espulso dall’Università di Oxford.
La necessità dell’ateismo venne incorporata, con qualche modifica, nella nota al Queen Mab (1813), alle parole “Non esiste alcun Dio”.

N. d. t.

 


B. TRAVEN - Nello stato piu' libero del mondo

TRAVEN
NELLO STATO PIÙ LIBERO DEL MONDO
Febbraio 2000
pagg. 74

cover - Traven

Sono qui riuniti alcuni articoli che B. Traven scrisse, tra il 1917 e il 1921, per Der Ziegelbrenner, rivista anarchica della Germania pre-hitleriana che contò in tutto 13 fascicoli.

°°°°°°°°°°°

Uomo dalle molteplici identità, dell’enigmatico autore di romanzi a sfondo sociale e di un certo successo scritti tra il 1925 e il 1960 (tra i quali il famoso Tesoro della Sierra Madre) non si conosce molto. O forse se ne sa fin troppo, visto che troviamo sue tracce già nella Germania pre-hitleriana,
dove dirige e scrive tutto da sé (sull’esempio di Karl Kraus con la sua Fackel) i 13 numeri della rivista Der Ziegelbrenner.
Poi è membro attivissimo della Repubblica socialista bavarese (1918-19).

Finita nel sangue la breve esperienza di Monaco, fugge negli Stati Uniti per poi andare in Messico, dove lo perdiamo.